Arctic Liquid Freezer II 240 e 360 Review : Performance e Stile

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Il dissipatore arriva ben protetto all’interno della confezione, con la pompa inserita dentro uno scatolino di cartone per proteggerla durante il trasporto. Oltre al dissipatore con le sue tre ventole, le ottime Arctic p12 pwm pst, nel bundle troveremo la bulloneria necessaria per il montaggio, da noi effettuato su AM4 (che prevede l’utilizzo del backplate originale in dotazione con la motherboard), una bustina di pasta termica MX4 ed il cartoncino con il codice QR tramite il quale si giungerà alla pagina web dedicata al prodotto nel quale si troverà il manuale.

Esteticamente la linea scelta da Arctic esprime una forte personalità. Molti Aio tendono ad assomigliarsi anche se appartenenti a marchi e linee differenti. Questi liquid freezer riescono ad essere eleganti ed al contempo molto particolari, il che dà al prodotto un’identità propria ed inconfondibile. La scelta di presentare dei tubi sleevati contribuisce nel rendere l’aio elegante ed ordinato. Va segnalata l’assenza di RGB che per qualcuno potrebbe rappresentare una mancanza importante, ma è una scelta che abbiamo trovato pertinente con l’aspetto generale minimal ed elegante del prodotto.

Sia il 240 che il 360 presentano un radiatore da 38mm, che unito alla pompa con range operativo 800rpm-2000rpm di produzione Arctic (quindi non più Asetek come per i precedenti Liquid Freezer di prima generazione) garantiscono ottime performance.  Le Arctic p12 pwm pst, ormai note, usate sul radiatore hanno delle ottime specifiche e spostano un gran quantitativo d’aria non risultando mai eccessivamente rumorose, nemmeno a massimo regime.

Una delle caratteristiche interessanti di questo prodotto risiede proprio nella tecnologia PWM PST, presente anche su alcune ventole Arctic, che ci consente di alimentare il tutto con un solo cavo da 4 pin, e che ci farà comandare in modalità PWM sia le ventole che la pompa.

Un’altra particolarità che merita menzione, è la piccola ventola da 40mm, presente sul waterblock dell’aio che ha lo scopo di raffreddare l’area subito circostante, quindi la zona dei VRM della motherboard. Ad essere sinceri non ci è sembrato che creasse un grosso flusso d’aria, ma data anche l’estrema silenziosità mantenuta nonostante le ventole di piccole dimensioni tendenzialmente siano rumorose, è sicuramente un “plus” gradito che contribuisce all’airflow nelle zone più calde della motherboard.

2 Comments

    1. Ciao Francesco la scelta non è semplice. Il 240 è molto performante e per il 3600 è sicuramente più che sufficiente.
      Certo il 360 ha un prezzo molto appetibile considerando che ti porti a casa un aio con performance tra le migliori sul mercato. Tuttavia è una scelta che dipende anche dal posizionamento e dall’installazione.
      Ad esempio un rad nel frontale, posizionamento obbligato per un 360, in molti case, inevitabilmente va a togliere aria fresca alla GPU.
      Quindi è plausibile aspettarsi qualche grado in più sulla scheda video, valuta anche questo.
      In ogni caso accertati che l’installazione del 360 risulti davvero agevole nel tuo case.
      PS valuta anche il modello da 280 che ha performance tra il 240 ed il 360, a circa 70€ in questi giorni su Amazon. Potrebbe essere la giusta via di mezzo che cerchi, specialmente se l’installazione del 360 nel tuo case non risulta ottimale 🙂

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