Fysetc MK3S Clone Review. Nel 2022 è una valida scelta?

Alcuni dettagli

Le differenze principali riguardano i cuscinetti lineari, LM8UU, che sull’originale sono marcati Misumi e sono di ottima fattura, mentre sul clone troveremo dei cuscinetti Fysetc. L’hotend utilizzato sull’Original Prusa è un E3D V6 full metal, mentre nel clone sarà un V6 con gola con PTFE.
Chiaramente anche l’elettronica ed i motori non saranno Original Prusa e non troveremo in dotazione gli stampabili, che dovremo quindi stampare con un’altra stampante 3D al fine di poter assemblare il kit.

LM8UU

Sul primo clone che abbiamo assemblato tempo addietro gli LM8UU presentavano una qualità costruttiva altalenante ed una rifinitura approssimativa in alcune unità, in questo kit preso recentemente, invece, abbiamo notato un miglioramento generale sulla qualità dei cuscinetti, che abbiamo trovato più che discreti. Infatti si sono rivelati silenziosi e molto scorrevoli, senza alcuna incertezza o irregolarità nel movimento.
Tutti i cuscinetti contenuti nel kit hanno mostrato una certa costanza sul livello qualitativo, tendenzialmente di gran lunga al di sopra rispetto alla qualità offerta da molti cuscinetti economici, che è possibile acquistare a pochi euro su Aliexpress o Bangood. Non sappiamo se Fysetc abbia effettivamente rivisto la qualità generale dei cuscinetti o se si tratti di una casualità, tuttavia non possiamo assolutamente lamentarci riguardo gli LM8UU ricevuti in dotazione con il Kit.

PINDA

Il sensore utilizzato è un clone del PINDA. Non si tratta del Super PINDA utilizzato negli ultimi modelli Prusa, ciò significa che presenterà un drift con la temperatura, cosa che si verifica in rare occasioni, come ad esempio in caso di stampe in enclosure. Tuttavia così come nelle Original, utilizzando il medesimo firmware, è già preconfigurata una compensazione che basterà attivare nelle impostazioni (ed è anche possibile effettuare una calibrazione della funzione di drift qualora non risulti precisa quella preconfigurata).

HOTEND

Fysetc ha da sempre abbinato al kit un hotend con gola in PTFE, una scelta che in parte comprendiamo, ma che snatura l’identità della MK3S, che nasce con un hotend full metal. Sicuramente scegliere una gola full metal avrebbe richiesto un maggiore costo di produzione, a causa della migliore lavorazione che necessitano le gole full metal in acciaio, qualora non si vogliano avere problemi di clogghing, o a causa del maggior costo del titanio nel caso in cui avessero optato per questa soluzione. Sembra evidente che Fysetc abbia sacrificato la qualità dell’hotend in favore di un prezzo competitivo, tuttavia resta un componente che meriterebbe un upgrade.

FIRMWARE E BOARD

La stampante è equipaggiata con una scheda clone della Rambo utilizzata sulla MK3S+ originale, con drivers TMC2130 e questo ci consentirà di utilizzare i firmware Prusa, senza alcun problema e con tutte le funzionalità che ciò offre.
Sul fronte firmware e features è bene fare qualche ulteriore precisazione. La MK3S lanciata nel 2019, che non è poi molto differente dalla MK3 lanciata nel 2017, nonostante non sia un progetto recentissimo, presenta ancora oggi delle features che mediamente non si trovano, tutte insieme, nei modelli di stampante 3D mainstream che il mercato offre. Nell’ultimo anno numerosi modelli di stampanti si stanno aggiornando, convergendo verso un sistema di autolevel affidabile e ripetibile e sempre più stampanti hanno iniziato ad adottare drivers TMC2209, spesso, purtroppo, non sfruttandoli per il sensorless homing ed il rilevamento di impatti. Inoltre ancora oggi i sistemi di power panic realmente funzionanti sono una rarità. Nonostante si tratti di un modello del 2019, la MK3S presenta ancora oggi features mediamente più che all’avanguardia , ben calibrate ed affidabili.

VENTOLE

Le ventole utilizzate nel kit sono rispettivamente una 4010 da 0.20A a 5V ed una 5015 radiale da 5V 0.35A.
La 5015 sul materiale è leggermente più rumorosa dell’originale Prusa, anche se si tratta di una differenza minima, ma un’osservazione particolare va fatta sulla ventola dell’hotend.
Il kit Original Prusa si avvale di una Noctua da 5V e 0.05A, molto silenziosa, praticamente inudibile.
Modello del tutto identico, colore a parte, a questo.

La ventola Fysetc da 0.20A è sicuramente più rumorosa, anche se non parliamo di una rumorosità particolarmente elevata, ma va sottolineato anche l’aspetto relativo al flusso d’aria spostato e le temperature rilevate.
La Noctua sposta un quantitativo d’aria nettamente inferiore e ciò si traduce in una differenza di temperatura di circa 6 gradi sulla parte fredda dell’hotend, impostando una temperatura di 220gradi sul nozzle. La Fysetc risulta quindi più efficace da un punto di vista di raffreddamento e 6 gradi in meno nella parte fredda dell’hotend non sono pochi e potrebbero fare la differenza nelle stagioni calde quando si stampa PLA con un hotend full metal.

ASSEMBLAGGIO

La vera nota dolente di questo kit è proprio l’assemblaggio. Chiaramente è possibile usufruire delle guide fatte da Prusa, o aiutarsi con i video di Fysetc, tuttavia resta una procedura che richiede il suo tempo e nasconde le sue difficoltà.
Abbiamo dovuto escludere i dettagli dell’assemblaggio perché ciò richiederebbe una mole di dati, in termini di immagini e video, decisamente onerosa. Persino l’opzione di realizzare un video a tal proposito risulterebbe complesso e finirebbe con l’essere un doppione di ciò che Fysetc ha già fatto. Per dovere di cronaca dobbiamo comunque sottolineare che pur non trattandosi di qualcosa di impossibile, in certe fasi si nascondono alcune insidie, come l’assemblaggio dell’estrusore ed è dunque un dettaglio da non sottovalutare.
Il set di viti e bulloni forniti è abbondante rispetto al numero necessario, così non ci si deve preoccupare troppo nell’eventualità che serva qualche pezzo extra a causa di intoppi di vario tipo.
La corretta calibrazione dimensionale della stampante con cui si realizzano gli stampabili necessari è di fondamentale importanza. In svariate occasioni si avrà a che fare con incastri, inserimenti di dadi o magneti ed il rischio di spaccare le parti plastiche realizzate è presente, a maggior ragione se non si è certi della correttezza dimensionale della stampante che ha effettuato il lavoro.
Da questo facciamo una ormai banale precisazione, anche se è possibile acquistare gli stampabili, è sconsigliabile acquistare questo kit se non si possiede un’altra stampante in grado di fornire eventuali parti necessarie.

3 Comments

  1. Credo di averla letta almeno una ventina di volte…. articolo MOLTO ben spiegato e soprattutto trasmette quella voglia di provarci, eh che dire, ci ho provato. Stampante, hotend, guide comprate !!!

    Magari ci fossero tanti appassionati così !!! Grazie !!!

    1. Grande! Scelta coraggiosa e non per tutti, dato che richiede un po’ di pazienza e un po’ di confidenza con gli assemblaggi, ma una di quelle scelte che poi ripaga con una gran macchina. Hotend davvero eccellente il mellow, hai fatto più che bene a fare quell’upgrade. Nel complesso è una delle stampanti che preferisco e che uso quotidianamente nel mio parco macchine (ne ho più di una) 😀

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