Rx 5700 XT Review, Washer Mod & More Power Tool

Conclusioni

Tirare le somme di un prodotto non è sempre facile. In particolare non lo è avendo poche righe per farlo. Ci ritroviamo di fronte ad una situazione complessa che sarebbe estremamente più argomentabile in un video o in una live. Motivo per cui questa volta, esprimerò un parere molto personale e soggettivo e che ritengo, forse, il meno oggettivo tra quelli da me scritti in precedenza fin’ora, probabilmente perchè non esiste una maniera univoca di guardare alla situazione attuale del mercato delle GPU.
Un buon punto d’inizio è affermare che la scheda mi è piaciuta, ed è stato divertente cimentarsi nelle varie mod. Questa Rx 5700xt mi ha fatto riscoprire il piacere dell’overclock e di “smanettare” con il bios della scheda, con i volt e le frequenze, cosa che mi ha riportato indietro ai tempi di Kepler e Maxwell.
Il modello reference mi ha convinto più di quanto mi aspettassi. Non è stato semplice non farsi influenzare dalla tipica considerazione che si ha riguardo i modelli di riferimento, e da alcune recensioni viste online.
La scheda ha una buona qualità costruttiva, risulta solida, priva di plastiche scadenti ed ha un PCB di tutto rispetto. La dissipazione è abbastanza equilibrata e non trascura le Vram o i Vrm. Il pad in grafite la penalizza di qualche grado, ma offre performance dignitose. Il profilo stock della ventola è un pò infelice, risultando pigro e calibrato sicuramente non nel migliore dei modi. La ventola è rumorosa una volta superato il 60%, ma risulta non particolarmente fastidiosa fino al 50-55%.
Con un buon spirito da “smanettone” il modello reference dà delle buone soddisfazioni, rende possibile e gestibile anche un discreto overclock. Qui di seguito allego uno screen di GPUz
Le letture sono state ottenute con un profilo di overclock creato ad hoc, dopo un’oretta circa di sessione di gioco su Shadow of the Tomb Raider a 1440p. L’overclock garantisce un boost di 2070-2080mhz in gioco a 1.15v ad una temperatura che oscilla tra i 77 ed i 78 gradi , toccando i 79 per pochissimi attimi e sporadicamente. Nessuna delle temperature rilevate risulta particolarmente elevata, nemmeno quella sulle memorie considerando l’overclock generoso oltre i 950mhz imposti da wattman.
Il profilo della ventola si assesta intorno al 52-55% con la scheda a circa 77-78gradi ed è stato settato in modo da sacrificare qualche grado in cambio di una rumorosità assolutamente accettabile.
A differenza delle schede Nvidia, dove la temperatura incide pesantemente sul boost tramite vari step di 15mhz di taglio di frequenza che portano a rinunciare a diversi mhz a 75-80 gradi, su queste AMD una temperatura di 80 gradi non penalizza il boost in gioco.
Il modello reference si trova spesso ad ottimi prezzi , ed in particolare su Amazon Warehouse Deals (QUI) si trovano dei ricondizionati a prezzi veramente interessanti (tra i 340 ed i 350 euro), talvolta poco considerati, che nelle mani di un utente incline a mod e tweak vari potrebbe rappresentare una buona occasione per risparmiare qualche euro, in particolar modo poi se lo scopo è quello di liquidarla ed inserirla in un custom loop.
Le performance della scheda in sè sono soddisfacenti e competitive. La Rx 5700xt risulta in media più veloce della RTX 2070 e quindi rappresenta una via di mezzo tra la 2070 liscia e la 2070 Super.
La discriminante che rende questa scheda un ottimo acquisto o meno è sicuramente il prezzo a cui viene acquistata.
Dai 450€ in giù ha senza dubbio un ottimo rapporto prezzo-performance. Più ci si avvicina ai 500€, più la scheda perde appetibilità, anche se si parla di un custom di livello elevato, dato che a 40-50€ in più è possibile trovare dei discreti modelli di 2070 Super, che è più veloce ed offre hardware dedicato al Ray Tracing.
Allo stato attuale delle cose è difficile avere un parere del tutto oggettivo in merito al Ray Tracing, dato che si parla di una tecnologia in via di sviluppo.
Ad oggi su una 2060 ed una 2070, ci costringe a giocare a risoluzione full HD per avere un framerate elevato e persino a questa risoluzione con una 2060 Super si stenta a raggiungere i 60fps in molti giochi che presentano questi effetti, rendendo questa feature su questa scheda più una trovata marketing che una realtà godibile.
D’altro canto è anche vero che le news sul supporto al Ray Tracing da parte delle nuove console, in uscita l’anno prossimo ed i molteplici rumors su uno standard AMD ed i primi esperimenti visti su World of Tanks encore RT basati su tecnologia Intel, fanno sicuramente supporre che il Ray Tracing sia il futuro più prossimo del gaming.
Quindi da una parte abbiamo delle schede a cui probabilmente manca un po’ di potenza, dall’altra abbiamo una scheda totalmente priva di hardware dedicato per questa feature, cosa che potrebbe renderla non la scelta migliore a lungo termine.
L’unica cosa certa è che non sappiamo come e con quali tempistiche si evolverà lo scenario riguardante il Ray Tracing.
Il mio parere, che come dicevo probabilmente è estremamente soggettivo, mi porta a dire che forse è meglio guardare il prezzo-performance oggi, dato che l’evoluzione di questa tecnologia porterà i reali interessati a cambiare scheda con l’uscita delle prossime generazioni e quindi porterà anche i possessori di 2070 Super a cambiarla in favore delle nuove uscite che saranno sicuramente più ottimizzate in tal senso.
Guardando la situazione con questo punto di vista, la 5700xt ad un prezzo tra i 400 ed i 450 euro rappresenta un best buy e fortunatamente tantissimi modelli (QUI) sono disponibili proprio entro questo range di prezzo.
Alla fine delle nostre riflessioni diamo un gold award a questa scheda grazie all’incredibile prezzo-performance che offre.

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