Ryzen Core Performance Boost, disattivarlo costa un 14% di performance

Come noto a molti utenti che utilizzano processori AMD, utilizzare il PBO può comportare discreti aumenti di performance dei processori della casa di Santa Clara, grazie ad aumenti dei clock e dei consumi.
Con i processori Zen 4 AMD ha trovato una nuova implementazione del PBO, definito Core Performance Boost (CPB) il quale permette grossi incrementi nei Clock in Boost, con conseguente aumento delle temperature.
Videocardz, di recente ha reso noti i test di un utente che ha potuto mettere le mani su un esemplare di Ryzen 5 7600X col quale avrebbe avuto modo di osservare la differenza tra CPB On ed Off, e le differenze sono rimarchevoli.

A quanto pare con CPB attivo, il 7600X è stato in grado di fare registrare su CB23 1920 punti in Single Core e 14767 in Multi Core. Tali risultati sono a dir poco eccellenti e ottenuti anche grazie a delle frequenze particolarmente spinte, che nonostante i teorici 5.3 GHz in Boost, avevano raggiunto i 5.45 GHz durante il test. Tali frequenze hanno però dei malus rappresentati da temperature e consumi, tant’è che il processore durante il test raggiunge ben 92 gradi con 110W di consumo.
Disattivando però il CPB i punteggi scendono a 1681 e 13003 punti rispettivamente in Single e Multicore, con frequenze che crollano a 4.7 GHz e con consumi che scendono a 60W e temperature che da 92 crollano a meno di 60 gradi.
Certo non è stato reso noto il tipo di dissipatore utilizzato, ma è comunque significativa la perdita di performance con il disattivazione del CPB, il che però comporta comunque un deciso miglioramento di temperature ed efficienza.

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