Review MSI MAG B550 Tomahawk

La MSI MAG B550 Tomahawk è una delle proposte più interessanti presenti nella lineup delle schede madri MSI basate su Chipset B550. La scheda da noi testata è arrivata già aggiornata all’AGESA 1.1.0.0, e quindi direttamente compatibile con i processori Zen 3.
La scheda sulla carta presenta un’ottima dotazione hardware e non ha niente da invidiare a scelte dal costo superiore e di fascia ben più alta. Riuscirà a soddisfare le nostre aspettative??

Componenti Hardware della scheda

La B550 Tomahawk ha dalle caratteristiche veramente importanti considerando il prezzo di vendita attuale di 160€.
La scheda presenta ben 10+2 fasi di alimentazione. I VRM usati sono dei DrMOS, ed in particolare abbiamo degli ISL99360 da ben 60A e vengono pilotati da un RAA 229004, che viene utilizzato in configurazione 5+2. La scheda non presenta doubler, quindi le fasi sulla CPU sono semplicemente in modalità dual output. Una scelta più economica rispetto all’utilizzo dei doublers, ma comunque più che generosa ed efficace in termini di potenza, specialmente considerando la fascia prezzo di appartenenza.  In termini semplici e pratici, il comparto VRM non avrebbe alcun problema a gestire perfettamente persino un 3950X o un 5950X.
Di seguito una foto che inquadra la sezione dei VRM per CPU e SOC con una porzione dell’annesso dissipatore.

La scheda ovviamente presenta un’interfaccia PCIe 4.0×16 nel primo slot per la GPU e sono presenti due slot M2, di cui uno con supporto ad SSD NVMe 4.0.
Le porte per le ventole, la pompa degli AIO ed altre tipologie di dissipazione a liquido, nonchè i connettori RGB sono tutte ben posizionate e facili da raggiungere.
Di seguito alcune foto della disposizione degli header e delle porte presenti sulla scheda.
  
Una nota a margine è la presenza di uno switch fisico nella porzione in basso della scheda madre che permette di accendere e spegnere gli RGB.
Sono inoltre presenti due differenti ingressi LAN, uno da 2,5 Gbit ed uno da 1 Gbit, entrambi prodotti da Realtek, esattamente come la scheda audio integrata, che è una Realtek ALT 1200.
Sul pannello IO posteriore sono presenti due USB 2.0, di cui una utilizzabile per poter Flashare/aggiornare il BIOS anche senza CPU, una USB-A 3.2 Gen 1, due USB 3.2 Gen 2 (10 Gbps), di cui una in formato USB-A ed una USB-C. Manca purtroppo una connettività WiFi.

BIOS

Il BIOS presenta una navigazione abbastanza semplice ed intuitiva. Si divide in due sezioni principalmente, una basica definita EZ Mode, ed una detta Advanced nella quale possono essere svolte le funzioni più complesse come l’Overclock.
Nella sezione EZ Mode del BIOS possiamo avere rapide informazioni riguardanti il sistema, tra le quali la frequenza di CPU e RAM, informazioni sullo storage collegato e sulle ventole presenti nel PC.

La parte però che più ci interessa è la modalità Avanzata. Nella Advanced Mode abbiamo una ampia gamma di funzioni che possono tornare utili ai più smanettoni.
Nella UI iniziale della Advanced Mode abbiamo 6 differenti voci alle quali poter fare riferimento. Settings, OC, M-Flash, OC Profile, Hardware Monitor e Board Explorer.

In Settings abbiamo la possibilità di poter salvare le modifiche effettuate nel BIOS, gestire le opzioni di Boot. I profili di OC possono essere salvati e selezionati nella sezione OC Profile.
La sezione Hardware Monitor ci permette di creare curve personalizzate per le ventole.
La parte però che a noi è quella OC. Nella Sezione OC avremmo la possibilità di poter gestire minuziosamente le funzioni di OC sia sulle RAM che sulla CPU.
Dalla sezione OC è possibile infatti controllare il CPU Clock, il Memory Clock, il FCLK i voltaggi di CPU e RAM, nonchè è possibile impostare diversi livelli di LLC sia alla CPU che al SOC ed i Timings sia principali che secondari delle RAM.
Per i meno smanettoni è presente nella sezione OC la possibilità di attivare il XMP ed il PBO in modo da poter tirare fuori il massimo dalla propria accoppiata CPU e RAM senza troppi patemi.

Set-up e metodologia dei test effettuati

Abbiamo usato una configurazione con un Ryzen 7 3700X dissipato dal nuovo AIO di MSI, il Coreliquid 360R. Il tutto affiancato da 16 GB di Crucial Ballistix 3600. La configurazione è stata infine montata nel case MSI Gungnir 100.
I test sono stati svolti sia con la CPU a frequenze sia stock che in Overclock, ed hanno principalmente come scopo quello di analizzare le capacità della scheda madre nel gestire il clock in boost e nel suo comportamento in overclock sia sulla che sulle Ram.
Per poter dare uno scenario quanto più probante possibile abbiamo optato per dei test incentrati su carichi all core come Blender, Cinebench R20 e Corona 1.3. I risultati di ogni test sono il risultato di una media effettuata su tre differenti run. I test sono stati tutti effettuati con temperatura ambiente di 21 gradi.

Test Stock ed in Overclock

Per dare un metro di paragone delle performance offerte dalla B550 Tomahawk, abbiamo voluto effettuare dei test anche con la X570-E di Asus, che rappresenta una delle migliori proposte lato hardware tra le schede madri X570 sotto i 350€.

La CPU in nostra dotazione, abbinata alla B550 Tomahawk di MSI, nei test riesce a mantenere frequenze superiori ai 4 GHz su tutti i cores, durante carichi prolungati, offrendo performance in genere paragonabili a quelle offerte dalla ben più costosa Mobo di casa Asus.
L’unica eccezione nella suite di test da noi effettuata è rappresentata da Corona Bench 1.3, in cui il clock è sceso ad una media di 3975 MHz.
Gli score ottenuti con la X570-E talvolta leggermente più elevati in alcuni benchmark, sono frutto di una gestione lievemente differente del boost, sia per quanto riguarda le frequenze che per quanto riguarda i volt, che risultano più elevati.
In Overclock la B550 di MSI ci ha permesso di portare agevolmente la CPU ad una frequenza stabile di 4400 MHz su tutti e gli 8 cores con 1,337V. L’OC ha portato un miglioramento di circa il 10% nei risultati dei nostri test.
I livelli di LLC sono gestiti molto bene, la scheda presenta una buona propensione all’OC sia della CPU che delle RAM. È un peccato però non avere la possibilità di aumentare o diminuire i voltaggi con step da 6 mV, infatti lo step minimo è di 12,5 mV.

Per testare la stabilità abbiamo usato come test OCCT impostandolo in Small Data Set ed AVX2. Nonostante il peso del test, i VRM hanno mantenuto temperature eccellenti mantenendo assestandosi su una media di 46 gradi.
Siamo riusciti anche ad overclockare le RAM a 3800 MHz, mantenendo il divider dell’Infinity Fabric in modalità 1:1.
Di seguito il risultato a confronto delle RAM con profilo XMP attivo con un profilo manuale poco spinto e facilmente raggiungibile, con annessi timings riportati di sotto.

Considerazioni Finali

La MSI MAG B550 Tomahawk è una scheda che ci ha veramente convinti. Presenta delle feature di schede che appartengono ad una fascia di prezzo ben superiore, come PCI 4.0, una connessione LAN da 2.5 Gbit ed un comparto VRM di buon livello che può tranquillamente tenere testa a qualsiasi processore AMD su piattaforma AM4.
La B550 Tomahawk è molto curata esteticamente, presenta molte porte ed header onboard in modo da poter personalizzare al massimo la propria configurazione.
Per quanto riguarda il BIOS, non abbiamo riscontrato bug o criticità di alcun tipo ed unito alla dotazione hardware della scheda si ha una ottima propensione all’overclock.
I livelli di LLC sono gestiti molto bene, nonchè la scheda presenta una buona propensione all’OC sia di CPU che delle RAM. È un peccato però non avere la possibilità di aumentare o diminuire i voltaggi con step da 6 mV, ma bensì solo con 12,5 mV alla volta, perdendo un pò di meticolosità nella gestione dell’OC. 
L’unica pecca di questa scheda, è l’assenza di una connettività Wireless. Probabilmente serviva un ulteriore fattore di differenziazione dalla più costosa X570 Tomahawk. Ciò probabilmente ha permesso anche di contenere i costi al fine di proporla ad un prezzo aggressivo ed allettante.
Nonostante questa piccola pecca la scheda è promossa a pieni voti e si è guadagnata a pieno titolo il nostro riconoscimento più alto.

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