Il chip A12Z presente negli iPad 2020 e nei Developer Kit, è più potente di quanto non si pensasse.

Appena due settimane fa Apple ha annunciato che i Mac entro un periodo di due anni saranno tutti prodotti con un SoC proprietario, l’Apple Silicon.
Per poter garantire la transizione da processori x86 a chip ARM, la casa di Cupertino ha creato dei kit appositi detti Mac Mini. Questi kit vedono al loro interno un SoC Apple A12Z, accoppiati a 512 GB di memoria e 16 GB di RAM.
I kit sono stati già consegnati a diversi sviluppatori, in modo da poter tradurre le app da un set di istruzioni x86 a quello ARM.
Apple non vuole ovviamente che vengano divulgati benchmark e informazioni sulle performance riguardanti il Developer Kit. Ma nonostante ciò, alcuni benchmark riguardanti le performance del chip Apple sono trapelati e riportati prontamente da _rogame.

Da quanto si può notare le performance sia lato CPU che GPU sono veramente notevoli.
Sul versante grafico nel test OpenCL il SoC Apple raggiunge le performance del Ryzen 5 4500U con 6 CUs. Nel test CPU di Geekbench 4 con 4 cores attivi, il Mac Mini ottiene un punteggio lievemente più elevato del Surface Pro X di Microsoft.
Il Surface Pro X presenta un SoC ARM, il Microsoft SQ1 prodotto da Qualcomm, con un OS nativo per CPU ARM, mentre il prodotto Apple funziona tramite virtualizzazione con il sistema di emulazione Rosetta 2, rendendo i risultati del chip A12Z ancor più impressionanti.
Questi risultati fanno ben sperare per il futuro dei prodotti di Apple con prodotti basati su ARM. Questi Mac Mini non sono nient’altro che un elemento di familiarizzazione per i programmatori e quindi i prodotti che saranno effettivamente rilasciati sul mercato saranno indubbiamente più potenti.  

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