La società cinese, Tianjin Pytium Technology, coinvolta nella produzione di chip ha da poco introdotto una interessante CPU dedicata al settore desktop.
La CPU in questione è un processore ad 8 Cores basato su architettura ARM, il Phytium D2000.
Il chip in se è una derivazione del FeiTeng-2000/4, processore prodotto dalla stessa società cinese nel corso della scorsa estate, ma dal quale si differenzia per la presenza del doppio dei Cores ARMv8.
Nel chip sono presenti tutte le ultime tecnologie ARM. Tra queste figurano un nuovo Branch Predictor, le ultime unità FP ed INT, nonchè il supporto alle istruzioni ASIMD per velocizzare i carichi con operazioni in virgola mobile.
Il chip presenta una Cache unificata L2 di 2 MB per ogni coppia di cores, per arrivare ad un totale di 8 MB di Cache L2. La Cache L3 invece è di 1 MB per coppia di cores, raggiungendo quindi 4 MB di Cache L3. La CPU inoltre supporta gli algoritmi di criptografia proprietari SM2, SM3, SM4 e SM9.
I processori Phytium FT-200/4 ed il D2000 usano lo stesso socket FCBGA da 1144 PIN, rendendo semplice per i produttori la produzione di soluzioni basati sull’ultimo prodotto lanciato dalla società cinese. Il processore presenta un clock che va da 2.3 a 2.6 GHz mantenendo un TDP di appena 25W. Un TDP così basso rende questo prodotto particolarmente adatto per sistemi compatti.
Phytium non ha voluto rivelare ufficialmente la foundry che si è occupata della produzione del chip da loro progettato, ma secondo dei rumors la principale indiziata parrebbe essere stata prodotta da SMIC su processo produttivo a 14 nm.
Il chip sicuramente non rappresenta una proposta che potrebbe sfondare a livello globale, essendo questi dei prodotti dedicati esclusivamente al mercato cinese, ma è interessante vedere come diverse società, con diverse soluzioni cerchino di proporsi come alternativa alle solite soluzioni di AMD ed Intel.